#NOISIAMOINVISIBILI – 19 e 20 maggio 2020

#NOISIAMOINVISIBILI – leggete con attenzione per favore

Potete scaricare anche da qui la Comunicazione del S. Gemma:  NOISIAMOINVISIBILI

 MARTEDI’ 19 MAGGIO 2020  e  MERCOLEDI’ 20 MAGGIO 2020

L’ISTITUTO SANTA GEMMA, rispondendo all’invito di USMI (Unione Superiori Maggiori d’Italia) e CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) pur condividendo pienamente le motivazioni che hanno spinto ai due giorni di mobilitazione per dire al Governo “Ci siamo anche noi”, 12mila istituti paritari, 900mila alunni, 180mila dipendenti e almeno un milione e mezzo di genitori, ha scelto di non interrompere il regolare svolgimento dell’attività didattica per non creare ulteriori disagi ad alunni e famiglie in questo già difficile tempo.

Contemporaneamente però invita tutti a riflettere su questo tema. Le scuole paritarie con le loro famiglie sembrano essere invisibili per questo governo.

L’attenzione è per il “decreto Rilancio” dell’Italia in seguito a Covid-19.

Il 19 e 20 maggio 2020 il Parlamento sarà impegnato nella discussione e votazione degli emendamenti al decreto, che al momento non prevede nulla a sostegno dei genitori che hanno i figli che frequentano le scuole paritarie, fatta eccezione per circa 120 euro annui per ciascun bambino della scuola dell’infanzia.

“Il nostro grido di allarme – si legge in un comunicato –, insieme a quello della Cei e del mondo associativo, nasce dalla verifica del disagio civico ed economico di tante famiglie e dalla sordità del governo giallorosso che continua a trattare la scuola pubblica paritaria ideologicamente, come un oggetto estraneo alla convivenza civile e culturale di questo Paese, elargendo briciole, trattandoci meno delle biciclette e dei monopattini, per i quali stanzia 120 milioni di euro per il 2020 e il bonus sarà pari al 60% della spesa sostenuta, meno degli ombrelloni. Noi siamo gli invisibili per questo governo”.

L’obiettivo, oltre che ricordare alla classe politica le difficoltà in cui versano le scuole pubbliche paritarie, è ricordare i temi della libertà di scelta educativa, il diritto di apprendere senza discriminazione, la parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria, la libera scuola in libero stato; appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese.​

Di seguito un contributo di suor Anna Monia Alfieri che da anni è portavoce di una reale parità all’interno del sistema scolastico pubblico formato da scuole statali e paritarie e della CEI

Anna Monia Alfieri
Il Diritto di Apprendere

Via Quadronno, 15 – 20122 Milano
TEL: 02 58300750 – FAX: 02 58300857 – CELL: 340 6137565
E-MAIL: alfieriannamonia@ildirittodiapprendere.it – legale.rappresentante.ICL@marcelline.it
SITO: www.ildirittodiapprendere.it – FB: www.facebook.com/DirittoDiApprendere

SCENDIAMO IN CAMPO PER LA FAMIGLIA. # Noi siamo invisibili per questo governo;

ORA TOCCA ANCHE A TE/ 19-20 Maggio 2020 (Ripresa Agensir)

Gentilissimi tutti,

Temiamo che l’allarme lanciato non sia stato chiaro a sufficienza:

oggi la famiglia – causa covid-19 – non riesce a pagare due volte, tasse allo Stato e retta alla scuola paritaria; a settembre dovrà ridurre le proprie spese del 6% (stima ottimistica) e quindi sarà più povera; tra i tagli ci sarà la retta della scuola paritaria. Questa, già altamente indebitata, per il 30% chiuderà le porte … e 300mila alunni si riverseranno nella scuola statale. Con le conseguenze immaginabili per quest’ultima, già sul baratro.

Una lettura differente sarebbe irresponsabile e irrealistica.

Dopo centinaia di interventi sull’argomento negli ultimi 10 anni, dopo aver chiarito che 1 Mld di euro serve oggi per riconoscere il diritto delle famiglie e salvare la scuola pubblica, paritaria e statale, a fronte di dati documentati, si preferisce condannare le famiglie a pagare 2.4 Mld di euro (tanto costa la perdita del 30% delle scuole paritarie) più 3 Mld di euro necessari per far ripartire la scuola pubblica. Un danno economico che, accanto al sistema scolastico iniquo, avvertiamo come un pericolo gravissimo. (Video E questo è allarme, 5’ Minuti)

Oggi questi invisibili per le “bozze del decreto rilancio” (link) hanno bisogno di essere guardati da tutte le Autorità che ci governano, perché nei prossimi giorni venga rivisto il Decreto Rilancio e in Parlamento si attuino le richieste che il mondo associativo (a titolo esemplificativo si citano le più rappresentative ma sono molte di più e non vorrei dimenticare nessuno: Agidae – Aninsei – Cdo opere educative – Fidae – Filins – Fism – Faes – Agesc – Age – Forum delle associazioni famigliari – Disal – Aimc – Diesse – Uciim) da anni e in questi mesi in modo responsabile e compatto ha rivolto all’unisono con Usmi-Cism–Cei.

Numerose le richieste di appello dei cittadini, il tutto con una armonia senza precedenti. La gente capisce e riflette: non è possibile che un alunno, o un genitore, o un docente di scuola pubblica paritaria valgano meno di una bicicletta. (link)

Si ringrazia tutta la classe politica che in modo trasversale ha rilasciato dichiarazioni che danno dignità alla famiglia e riscattano la scuola: ma ora serve scendere in campo a sostegno della famiglia con un gesto simbolico e chiaro.

Sul sito in questa sezione potrete trovare aggiornamenti costanti (link)
Devono essere due giorni di aiuto alla famiglia, solidarietà ai docenti che rischiano di perdere il lavoro, rispetto per i bambini e ragazzi che frequentano con passione le pubbliche paritarie. Sono certa che, oltre alle 12 mila scuole paritarie con i 900 mila allievi e i 180 mila docenti, scenderà in campo tutto il mondo delle 40 mila scuole statali con i 7 mln di studenti e il milione di docenti; anzi, ho fiducia che ci saranno i 60.359.546 cittadini italiani.

Coraggio: possiamo chiedere alla classe politica di appendere al chiodo il cappello del partito come quello dell’ideologia, perché la scuola è trasversale e ci sono le prove.

Un carissimo saluto. sr Anna Monia

 Dalla CEI appello e solidarietà per le paritarie

https://www.chiesacattolica.it/dalla-cei-appello-e-solidarieta-per-le-paritarie/

Commenti chiusi