Benvenuto Papa Leone XIV

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Per i bambini il disegno non è solo... [leggi]
Tanti Auguri di Buona Pasqua dalle Classi Seconde... [leggi]
La Tecnologia Antica: gli acquedotti romani. Gli acquedotti... [leggi]
Lavoro interdisciplinare di arte e storia. I bambini... [leggi]
LA PASQUA DEL SIGNORE Nella Pasqua del Signore Ogni bimbo... [leggi]
Gli alunni delle Classi Quarte e Quinte... [leggi]
Le Classi Terze della Scuola Primaria si sono... [leggi]
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Si semina, si cura, si aspetta e si... [leggi]
Lavoretti dei bambini della scuola dell'Infanzia in attesa... [leggi]
I lavori delle classi quarte della Scuola Primaria... [leggi]
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Articoli Recenti

SE FOSSI UN’EFFIMERA E AVESSI UN SOLO GIORNO DI VITA

Se fossi un’Effimera e avessi un solo giorno di vita:

Andrei in paradiso a parlare con il mio bisnonno
Vorrei magiare le Nuvole
Andrei in bicicletta sugli anelli di Saturno mentre lui mi chiede di smetterla perché gli faccio il solletico
Volerei in cielo per vedere se prima o poi quella macchia azzurra finisce
Regalerei la pace a tutto il mondo
Starei di più con mio fratello perché gli dedico poco tempo
Farei il giro del mondo al contrario perché così guadagnerei ore
Fermerei il tempo e osserverei le persone nei minimi dettagli
Mi tufferei nel mare fino ad arrivare ai suoi confini
Porterei mia nonna a San Siro
Vorrei toccare una Nuvola
Vorrei costruire una macchina del tempo e rimediare ai miei errori
Vorrei andare al polo nord e incontrare Babbo Natale
Mi tufferei tra le meduse senza sentirmi pungere
Vorrei avere le ali per vedere il mondo dall’alto
Salterei sulla Luna
Guarderei l’Aurora Boreale perché ha un miscuglio di colori che mi rappresentano ogni giorno, ogni mese e ogni anno che fanno parte di me
Lancerei dei fulmini come Zeus e creerei un monte più alto del suo
Vorrei esplorare tutte le meraviglie del mondo
Farei un concerto per rimanere impressa nella mente di tutti
Guarderei le stelle e cercherei la cintura di Orione
Mi tufferei in una gabbia con gli squali
Mi sposerei
Berrei una birra
Andrei a guardare la Gioconda
Farei parapendio con le mie cuginette
Mi laureerei in medicina e farei il giuramento di Ippocrate
Mi gusterei la vittoria del Napoli contro l’Inter
Chiederei gli autografi ai miei attori preferiti
Andrei a Mondello per fare un giro in barca
Farei un’ultima partita a carte con mia nonna
Libererei i miei pesci
Penserei con gioia alla mia vita
Chiamerei tutti i governanti per fermare tutte le guerre
Farei la mia prima ed ultima festa di compleanno
Mi rilasserei su una nave da crociera
Mi allenerei con Federica Brignoni
Ruberei la Luna
Farei una cena di tre secondi
Toccherei il Titanic

(Le classi Quinte della Scuola Primaria)

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LA POESIA HAIKU

“Una signora. Lei cammina da sola sul prato. Piange” Mi muovo su. Io profumatissimo mosso dal vento” “Il vento soffia su. In mezzo al cielo oscuro sopra le piante” “Albero verde, vento forte e freddo, erba sottile”.
Questi sono alcuni degli Haiku creati dagli alunni delle classi quarte della scuola primaria

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GEORGE SEURAT

Le Classi quarte della Scuola Primaria si sono cimentati nel puntinismo di George Seurat (1859-1891), che è il fondatore del movimento neoimpressionista e inventore della tecnica puntinista.

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E’ arrivata la primavera!

CANZONE PRIMAVERILE

Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell’aria tiepida
d’aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d’argento nuovo.
(Federico Garcia Lorca)

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LA POESIA HAIKU – CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’haiku è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, composto da tre versi per complessive diciassette more (non sillabe), secondo lo schema 5/7/5, che successivamente si è sviluppato anche a schema libero. In ogni haiku è presente un riferimento stagionale (il kigo o “parola della stagione”), cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell’anno in cui viene composto o al quale si riferisce. Dato che la composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine, il poeta fissa uno stato d’animo attraverso la narrazione di una scena rapida ed intensa che descrive la natura e ne cristallizza i particolari nell’attimo presente.

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